domenica 6 luglio 2008

Viaggi aerei: Offerte per agriturismi, benessere, SPA, castelli e relais last minute

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sabato 5 luglio 2008

L'arco di Druso

L'arco di Druso
L'arco di Druso è un fornice dell'acquedotto antoniniano, situato proprio all'inizio dell'Appia antica, di fronte alla Porta San Sebastiano, a Roma. In quanto parte dell'acquedotto, l'arco di Druso non è propriamente un arco di trionfo, sebbene per secoli sia stato creduto tale, ed erroneamente identificato con un arco che secondo alcune fonti sarebbe stato eretto sull'Appia antica in onore di Druso maggiore nel 9 a.C. In realtà quel che è conosciuto come arco di Druso è di molto posteriore, risalente al III secolo, al tempo cioè in cui fu costruito l'acquedotto.Per la sua collocazione all'ingresso della regina viarum l'arco fu poi successivamente abbellito e decorato; quel che rimane oggi sono due colonne poste su alto plinto che inquadrano la facciata rivolta verso l'esterno della città, e parte del timpano triangolare. Agli inizi del V secolo, sotto l'imperatore Onorio, l'arco fu unito a Porta San Sebastiano, a scopo difensivo, per mezzo di due muraglioni di cui non è rimasto nulla.

L'arco di Tito

L'arco di Tito
L'arco è costruito in opera quadrata di marmo, pentelico fino ai capitelli e lunense nella parte superiore, con uno zoccolo in travertino e un nucleo interno in cementizio. Le fondazioni sono attualmente allo scoperto a causa degli scavi che raggiungono in questa zona il livello augusteo. Le parti dell'elevato oggi in travertino sono dovute al restauro del 1823 di Raffaele Stern e Giuseppe Valadier, ricordato dall'iscrizione di papa Pio VII sul lato est (verso il Colosseo) dell'attico.

Sulle due facciate il fornice è inquadrato da colonne con fusti scanalati e capitelli compositi, che sorreggono una trabeazione, con fregio che rappresenta una scena di sacrificio. La volta del passaggio conserva una ricca decorazione a cassettoni: al centro è raffigurato Tito portato in cielo da un'aquila, allusione alla sua apoteosi (divinizzazione dopo la morte).

Sulle pareti interne del passaggio sono presenti due grandi rilievi storici che commemorano la cattura di Gerusalemme da parte di Tito nel 70, episodio fondamentale della prima guerra giudaica iniziata nel 66. Sul lato sud è raffigurato l'ingresso del corteo trionfale, con il bottino preso al Tempio di Gerusalemme (il candelabro a sette braccia, la tavola con i vasi sacri, le trombe d'argento) e sul lato nord l'imperatore Tito sulla quadriga trionfale, incoronato dalla Vittoria e con accanto le personificazioni, identificate come Honos e Virtus, oppure come Roma e il Genio del popolo romano.

Arco Partico

Arco Partico
Sempre secondo le fonti antiche, un secondo arco in onore di Augusto, venne eretto dal Senato in luogo imprecisato nel 19 a.C., dopo la riconsegna delle insegne dell'esercito romano di Crasso sconfitto a Carre nel 53 a.C. dai Parti, ed è conosciuto come "arco partico". L'arco era a tre fornici e decorato da statue e iscrizioni: le fonti ricordano la quadriga imperiale collocata al di sopra del fonice centrale, mentre quelli laterali presentavano statue dei Parti, uno dei quali (nel rilievo di destra) era nell'atto di restituire le insegne.

Le fondazioni di un arco sono tuttora visibili nel Foro Romano presso i resti del tempio del Divo Giulio. L'aspetto dell'arco è stato ricostruito tramite alcuni frammenti architettonici superstiti, la forma delle fondazioni e alcune testimonianze iconografiche, come un rilievo con la Vittoria a Copenhagen e una moneta del 17-15 a.C. che lo rappresenta.

Si trattava di un arco a tre fornici: quello centrale era voltato a botte, affiancato da due vittorie alate e dotato di un alto attico dove era posta la Quadriga di Augusto trionfatore; i due fornici laterali erano dei passaggi architravati, con le aperture incorniciate dal lesene (non semicolonne come sull'apertura centrale) e dotate di timpano, mentre sulla loro sommità si trovavano statue dei Parti sottomessi. Nei passaggi laterali esistevano anche due edicole poco profonde dove erano affissi i fasti consolari (le liste su marmo dei consoli); sui pilastri che sostenevano le architravi si trovavano invece incisi i fasti trionfali (liste dei trionfatori dall'inizio della Repubblica). Questa usanza era molto significativa, ed era un chiaro segnale della volontà di Augusto di erigersi a conservatore e restauratore della costituzione repubblicana, mentre nella realtà stava profondamente cambiando la struttura statale; in un certo senso è emblematico della politica di dimostrare come la tradizione romana confluisse naturalmente nel suo principato, che riassumeva la storia dell'intera Roma.

Arco aziaco

Arco aziaco
Le fonti antiche ci informano che un arco in onore di Ottaviano venne eretto nel Foro dopo la battaglia di Azio (31 a.C.) e la conquista dell'Egitto (30 a.C.), in occasione del trionfo di Ottaviano nel 29 a.C. Quest'arco è conosciuto come "arco aziaco". Una lunga iscrizione (m. 2,67) di questo arco venne ritrovata nel 1546, con dedica ad Augusto e la data del 29.Dell'arco ci rimane una rappresentazione monetale.

Arco di Ottavio

Arco di Ottavio
Da Plinio siamo informati dell'erezione da parte di Augusto di un arco in onore del proprio padre naturale, Ottavio, sul Palatino, che sorreggeva sopra l'attico un edicola ornata di statue di Apollo e Diana. È possibile che si trattasse di un ingresso all'area del tempio di Apollo Palatino.

Arco di Pompeo


Arco di Pompeo

Citato da fonti medioevali e forse eretto per celebrare il trionfo di Pompeo su Mitridate nel 61 a.C. si trovava probabilmente alle spalle della scena del teatro di Pompeo. Svetonio ci informa che la statua di Pompeo che si trovava sull'arco venne spostata successivamente nella sala del complesso utilizzata per le riunioni del Senato, la curia Pompei e che fu davanti a questa che Gaio Giulio Cesare venne ucciso. L'arco sembra riconoscibile anche sulla Forma Urbis Severiana.

Colonna Troiana


Nel basamento sono raffigurate le armi dei Daci. Lungo tutta la colonna con andamento a spirale, per circa 200 metri, salgono fregi a bassorilievo che raccontano scene di guerra e della vita di Traiano. Sulla sommità si trova dal XVI secolo una statua di San Pietro che ha sostituito quella di Traiano andata perduta. Una porticina d'ingresso permette di accedere oltre che alla tomba dell'imperatore anche alla sommità della colonna, tramite una scala a chiocciola ancora praticabile

Catacombe di Domitilla


Appena scesa la scala si trova la basilica dei Santi Nereo e Achilleo eretta nel 390 sulla tomba Santi Nereo e Achilleo. Dopo il crollo dovuto al terremoto del 897 fu restaurata ed ora sono visibili le 3 navate divise da 4 colonne per lato. In fondo alla basilica si accede alle catacombe che si sviluppavano per chilometri attraverso una rete di gallerie sotterranee e in cui erano scavate numerose tombe. Per i primi due secoli, almeno sino al IV, esse servirono unicamente come luoghi di sepoltura, in cui veniva celebrato il culto dei morti con commemorazioni liturgiche. A partire dal VI secolo e sino a tutto il VII, le catacombe passarono invece al ruolo di santuari dedicati al culto dei martiri e alla loro commemorazione.
Francesco

Castel S. Angelo


E' stato utilizzato nel tempo come luogo di rifugio di papi e di prigione. Per renderlo più sicuro nel 1277 fu costruito il cosiddetto passetto che che lo unì alle mura vaticane . Il passetto è un lungo corridoio fortificato che consentiva il passaggio dei pontefici dai Palazzi Vaticani al castello. Oggi è sede del Museo nazionale di Castel S.Angelo dove sono raccolte collezioni di armi e documenti inerenti la storia del castello. Si possono visitare tutti gli ambienti, dalla prigione agli appartamenti del papa a tutte le numerose sale ricche di decorazioni. Ricordiamo la sala dell'Apollo con affreschi della scuola di P. del Vaga; la cappella di Leone X con sculture rinascimentali; le sale di Clemente VII con opere di G. Romano, T. Gatti, L. Signorelli e altri; la loggia di Paolo III opera di R. da Montelupo; la loggia di Giulio II del Bramante; l'appartamento di Paolo III con la sala Paolina decorata da P. del Vaga, D. Beccafumi e altri; la sala dell'Adrianeo e la sala dei Festoni con alle pareti S. Gerolamo di L. Lotto.
Francesco

Campidoglio


Si accede dalla scalinata di disegno michelangiolesco. In cima ad essa si trova la balaustra con statue dei Dioscuri di epoca imperiale. Al centro della piazza di forma trapezoidale si trova la famosa statua di Marco Aurelio, sulla sinistra si trova il palazzo Nuovo sede del museo Capitolino sulla destra il palazzo dei Conservatori e di fronte dietro la statua il palazzo Senatorio. La scala di accesso a quest'ultimo, realizzata dallo stesso Michelangelo, è di particolare bellezza, così come la fontana con l'antica statua di Minerva seduta. In alto svetta la Torre del campidoglio del XVI secolo.
Francesco

Basilicata di San Giovanni


In alto sulla balaustra si ergono 15 statue di santi, dalle gigantesche proporzioni (7 m), al centro quella del Redentore. Nel portico di sinistra si può ammirare la Statua di Costantino proveniente dalle Terme Imperiali del Quirinale. La grande porta centrale di accesso alla basilica presenta preziosi battenti in bronzo. L'ultima porta a destra è la Porta Santa che, come a San Pietro, è aperta solo negli anni giubilari. L'interno, a croce latina a cinque navate, è ampio e solenne lungo ben 130 metri. Colpisce particolarmente il sontuoso soffitto dorato e il bel pavimento di tipo cosmatesco. Nel fondo della grandissima navata centrale, sotto il grande arco trionfale, emerge l'altare papale, con l'imponente ed elegante tabernacolo risalente alla seconda metà del trecento, nel quale si trovano affreschi attribuiti a Barna da Siena. In esso sono custodite, in preziosi contenitori d'argento, le reliquie delle teste di San Pietro e Paolo. Del grande complesso di statue, monumenti e decorazioni, si ricorda (dietro il primo pilastro di destra della navata intermedia) il sia pur rimaneggiato frammento del celebre affresco di Giotto con la raffigurazione di Bonifacio VIII che indice il Giubileo del 1300.

Arco di Costantino


E' il più grande dei tre archi trionfali di Roma è alto ben 25 metri. Fu costruito in un momento in cui Roma iniziava la sua decadenza a favore di Costantinopoli, per questo motivo la ricchezza della città si era molto ridimensionata e l'arco fu realizzato con marmi sottratti da antichi edifici e monumenti preesistenti. Nella sua composizione furono utilizzate anche statue e decorazioni originariamente poste altrove. I materiali furono adoperati in modo da creare effetti policromi. L'insieme di elementi diversi sia artisticamente che storicamente lo rendono altamente rappresentativo della architettura romana. Da notare infatti sulla parete che guarda al Colosseo, in alto, è rappresentato Marco Aurelio nelle sue lotte contro i Daci; sul lato opposto, episodi delle battaglie sostenute da Marco Aurelio e altre da Costantino.
Francesco

Roma concerti,sagre


Domenica 20 luglio 2008, alle ore 20.45, presso la chiesa Gesù e Maria al Corso si esibirà il Grand Philarmonic Choir, composto da 60 cantori tra i 14 e i 23 anni.
Direttore: Nancy Tanguay


Per informazioni:
tel. 063613717

L'ingresso è libero.
Salone dei Trasporti Commerciali
Dalle 10,00 alle 18,00
Venerdì, Sabato e Domenica

Sede: Viale Alexandre Gustave Eiffel
Ingresso EST
La città di Anzio ha una sagra dedicata alla cozza, che si terrà dal 4 al 6 luglio, in Largo Venezia, nel popolare quartiere di Colonia. Questa sagra, oltre a voler essere un momento di degustazione del mollusco nostrano in tutte le sue varie preparazioni, vuole essere un modo di far rivivere il popoloso quartiere spesso dimenticato da tutti. Grazie ad un comitato spontaneo di residenti, i cittadini anziati possono vivacizzare Colonia in questi tre giorni di festa e non solo.

Info:
tel. 3475912752
Sabato

12 luglio nella piazza principale di Monteflavio si svolgerà la “Sagra dell’olio d’oliva e della pizzafritta”.


Alle 16:30 si apriranno gli stand gastronomici posizionati sulla piazza. Qui sarà possibile assaggiare le pizzafritte, paste fragranti lievitate e fritte nell’olio d’oliva. Con esse si potranno assaggiare le calde bruschette condite sempre con l’olio d’oliva delle nostre colline, le “coppiette” di carne affumicata e dolci tipici come crostate e ciambelle. Non mancherà del buon vino.
A partire dalle 21:00 si potrà godere di uno spettacolo musicale e ballare fino a tarda notte.
Questa sarà l’occasione per passare una serata all’insegna della cordialità e della tranquillità, immersi nel verde del parco regionale dei Monti Lucretili, lontani dal caos della città.
I visitatori potranno gustare oltre 30 tipologie diverse di bruschette rigorosamente preparate con prodotti tipici locali come ad esempio pane giallo cotto a legna ed olio extra vergine di oliva.


A Nazzano l'ultima domenica di luglio si organizza da dieci anni ormai una fiera con specialità della gastronomia locale, prodotti artigianali e varie.
Il sabato sera precedente ha luogo presso il campo sportivo comunale, la SAGRA DEL PESCE. La serata è arricchita dalla presenza di gruppi musicali per rallegrare i partecipanti che possono scatenarsi in vari balli
Campo Sportivo "VALLI"
ORE 20,30 APERTURA STAND GASTRONOMICO CON SPECIALITà di mare

Poi direttamente dalla Germania ci sarà la birra dei frati monacensi.

Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica, fino agli anni Cinquanta piazza Esedra (come è ancora conosciuta localmente), è una piazza di Roma situata a pochi metri dalla Stazione Termini, di fronte alle Terme di Diocleziano. Dalla piazza parte una delle vie fondamentali della città, via Nazionale.L'antico nome della piazza, ancora oggi molto comune, trae origine dalla grande esedra delle terme romane da cui era stata ricavata la piazza. I portici che abbelliscono il piazzale furono edificati proprio in memoria degli antichi edifici che vi sorgevano: i palazzi porticati, risalenti al 1887-98 sono opera di Gaetano Koch. Sulla piazza si affaccia la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ricavata da un'ala delle terme imperiali romane: Michelangelo ricavò dal tepidarium un'ala per l'ampia chiesa a croce greca.

venerdì 4 luglio 2008

museo capitolino

museo capitolino
La lupa capitolina è una scultura di bronzo, custodita ai Musei Capitolini, a dimensioni approssimativamente naturali . Viene tradizionalmente considerata di fattura etrusca, si ritiene che sia stata fusa nella bassa valle tiberina e che si trovi a Roma sin dall'antichità. Secondo studi più recenti, invece, si tratterebbe di un bronzo di epoca medievale.Nel dicembre del 2005 è stata inaugurata una nuova ala che con un'aula vetrata, la già citata Esedra di Marco Aurelio, allarga lo spazio espositivo dei Musei. Con la copertura del Giardino Romano, è stato ricavato questo nuovo spazio che ospita ora la statua di Marco Aurelio, i frammenti del colosso bronzeo di Costantino e la statua di Ercole. Il progetto è di Carlo Aymonino e prevede anche la nuova sistemazione delle fondazioni del tempio di Giove CapitolinoNelle sale adiacenti sono sistemate le vetrine della Collezione Castellani, donata al Comune di Roma da Augusto Castellani.L'apertura di questa nuova ala fa parte di un più vasto progetto ("Grande Campidoglio") di risistemazione ed ampliamento dei musei, che ha visto l'allestimento della Galleria Lapidaria (chiusa diversi anni prima per lavori di ristrutturazione), l'acquisizione di Palazzo Clementino, ora sede del Medagliere Capitolino (collezione di numismatica), e la risistemazione del Palazzo Caffarelli.

Il Colosseo


Il Colosseo, , originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente come Amphitheatrum, è il più famoso anfiteatro romano, ed è situato nel centro della città di Roma. In grado di contenere fino a 50.000 spettatori, era il più grande e importante anfiteatro dell'epoca imperiale.L'anfiteatro fu edificato in un'area al limite orientale del Foro Romano, la sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell' 80 d.C., con ulteriori modifiche apportate durante il regno di Domiziano. Non più in uso dopo il VI secolo, l'enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Ben presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago del popolo. Oggi è un simbolo della città e una delle sue maggiori attrazioni turistiche, essendo uno degli esempi meglio conservati dell'architettura romana.L'originalità artistica nell'architettura romana si sviluppò abbastanza tardivamente: per l'intero periodo repubblicano le forme architettoniche in uso dipendono fortemente dalle precedenti tradizioni italiche, a loro volta fortemente influenzate dall'arte greca, ma già portatrici di importanti innovazioni (per esempio l'uso dell'arco e della copertura a volta). Una caratteristica dell'espansione romana è l'intensa opera di urbanizzazione del territorio, che porterà alla fondazione di moltissime città, oltre all'ingrandimento di quelle già esistenti. Le città romane di fondazione si basavano sullo schema dell'accampamento romano (il castrum) e ospitavano al loro interno varie tipologie di edifici pubblici (teatri, anfiteatri e mercati) e privati (domus e insulae).Nel II secolo a.C. lo sviluppo della tecnica costruttiva del cementizio viene prontamente sfruttato per le forme dello spazio interno degli edifici, a cui i Romani sono maggiormente interessati sia per ragioni pratiche, sia dal punto di vista artistico.

giovedì 3 luglio 2008

Fotografie di Roma dagli Archivi dell'Ufficio Stampa del Campidoglio


Museo di Roma Palazzo Braschi, piazza S. Pantaleo, 10. Info 0667108346 Fino al 13 Lug: Vita in Comune. 1930 - 2007. Fotografie di Roma dagli Archivi dell'Ufficio Stampa del Campidoglio Un viaggio nel tempo e in un mondo chiamato Roma: ce lo regala questo allestimento, che espone qualcosa come 200 immagini fotografiche divise in sezioni - "Paesaggio urbano", "Vita sociale", "Visite e cerimonie". Tra affascinanti foto in bianco e nero e scatti a colori scopriremo com'è stata, nel corso del tempo, la Città Eterna: scopriremo un'antica stradina di campagna solco della attuale via Cristoforo Colombo, e poi il leggendario "pizzardone" (il vigile di piazza Venezia), e Anna Magnani ritratta mentre legge Trilussa... "Vita in comune": persone, luoghi, momenti di Roma. Mar-dom h9-19. €8, rid. €6

L'isola del cinema 2008: all'isola tiberina di Roma


L'estate romana 2008 conferma l'appuntamento con il cinema d'autore e sperimentale nella splendida cornice dell'isola tiberina.
Dal 19 Giugno al 31 Agosto 2008 potrete trascorrere le vostre serate estive tra rassegne cinematografiche, incontri con registi ed attori che hanno fatto o faranno la storia del cinema, passeggiando lungo gli argini del tevere, fermandovi a bere un cocktail nei vari locali. Sono due le sale di proiezione a disposizione del pubblico: l'Arena Maxischermo costruita dalla parte di Ponte Fabricio (sotto al Quartiere Ebraico), che ospiterà anteprime, registi, attori, coi più bei film dell'ultima stagione; e la CineLab una sala laboratorio allestita sullo sfondo di Ponte Garibaldi, dalla parte del Rione Trastevere pensata per rassegne di film d'autore e sperimentazioni.
Sui suggestivi muraglioni sono esposte le foto dei grandi attori e registi del cinema italiano anni Cinquanta/Settanta; una passeggiata nei ricordi e nella "dolce vita" romana che potrete rivivere appieno grazie all'atmosfera di classe che si respira sulle rive del Tevere.
Ma non solo cinema...bellissimi i locali presenti lungo i muraglioni e sulla punta dell'isola, come il WUMBAR (Santa Teresa), composto da un grande bancone bianco e nero con splendidi lampadari e grandi specchi che riflettono le acrobazie dei barman. Tavoli bassi, divanetti, tappeti e cuscini per sdraiarsi a guardare le stelle...tutto questo è l'Isola del Cinema 2008!
Grazie Roma per la tua bellezza naturale che rende ogni manifestazione speciale ed unica!!



L'isola del cinema 2008
Isola Tiberina di Roma
Dal 19 Giugno al 31 Agosto
Dalle 19.00 alle 02.00
INGRESSO GRATUITO
Informazioni al numero: 0658333113 - 065811060